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INCONTRI DI FILOSOFIA

Venerdì 19 Gennaio 2024 

Ore 17:15

 
 

INCONTRI DI FILOSOFIA, aperti a tutti, organizzati dai professori Attilio Bruzzone e Andrea Guidi insieme ai loro studenti.

Gli incontri si tengono il venerdì dalle 17.30 alle 20.00 

CALENDARIO DEGLI INCONTRI

venerdì 6 ottobre 2023
Tabù del pensiero. Dialettica e compimento del liberalismo.
Per millenni il potere politico si  è trovato sostanzialmente dove diceva di essere. Dietro la sovranità di un re non c'era altro che quella stessa sovranità che dominava, in ultima istanza, l'intera società, almeno sul piano simbolico. L'Illuminismo e la nascita del liberalismo hanno invece cambiato le carte in tavola. Nasce l'idea di una società "pluralista" e "democratica" in cui tutte le forze ideali e sociali apparentemente possono esprimersi e dire la loro alla pari. Può il racconto del liberalismo su sé stesso, nell'atto di proporsi come un'idea superiore di libertà, essere considerato un grande inganno? Molte posizioni odierne, caratterizzate da interventi regolarizzatori, quando non censori, sul dissenso, rivelano la forza o la debolezza della società liberale?
Interventi di Mauro Augias, Attilio Bruzzone, Andrea Guidi. Seguirà il dibattito.
venerdì 20 ottobre 2023
Fine della storia? Considerazioni sulla storia universale
Attuale e inattuale a un tempo, il concetto di «fine della storia» non cessa di provocare aspre polemiche e appassionate difese. La storia è davvero finita con il termine della guerra fredda, come asserisce il politologo americano Francis Fukuyama nel suo celebre libro La fine della storia e l'ultimo uomo (1992)? Che cosa si deve intendere, propriamente, con la controversa espressione «fine della storia»? E, prima ancora, che cosa è storia? Quando si può parlare di storia e quando si deve, invece, parlare di cronaca? Tale distinzione è legittima o illegittima? Che cosa rende, poi, un evento passibile o meno di storicità? Spetta solo agli storici di professione giudicare nel merito di tale questione decisiva per la costruzione del vivere sociale, della memoria comune e dell'immaginario collettivo? Quali sono, infine, le prospettive odierne da un punto di vista filosofico-storico? Gli interventi di Attilio Bruzzone, Andrea Guidi e Mauro Augias tenteranno di rispondere a questi interrogativi, senza evitare alcune temerarie «considerazioni sulla storia universale».
venerdì 3 novembre 2023
Leggere scritture sconosciute: la sfida della decifrazione
 
Siamo lieti di ospitare Roberto Pellerey, docente di Semiotica all'Università di Genova, che ci introdurrà ai suoi studi sui segreti delle scritture.
Esamineremo il modo in cui funziona la procedura di decifrazione delle scritture antiche sconosciute. Le scritture antiche sono considerate come crittografia dal decifratore e in effetti offrono molte somiglianze con giochi e attività crittografiche, come i codici segreti (militari, ad esempio) o l’enigmistica. Ma noi ci occuperemo di testi composti in origine per una comunicazione normale e ordinaria, di cui si presumeva la facile lettura da parte dei lettori cui erano rivolti. Questi testi sono diventati enigmatici per il passare del tempo, che ha reso criptica la pronuncia, la lettura e il significato essendo scomparsa memoria del sistema di scrittura se non dell’intera civiltà che la usava. Useremo come caso esemplare la decifrazione del sistema di scrittura cuneiforme della civiltà assiro-babilonese, seguito da alcuni passaggi della storia della decifrazione del Lineare B di Creta.
Dall’analisi risulta che la decifrazione di scritture sconosciute o dimenticate è un processo artigianale abduttivo e ipotetico in gran parte basato sull’azzardo e sull’assunzione di tesi indimostrate, cioè di passaggi logici di fatto immotivati. Tuttavia la decifrazione deve utilizzare conoscenze storiche compatibili con la civiltà analizzata, conoscenze tecniche specifiche (linguistiche, filologiche, glottologiche), conoscenze storiche e letterarie dei generi testuali, conoscenze su usi e funzioni della scrittura. Il risultato è una combinazione di indizi e di possibilità che viene confermata solo dalla coerenza finale dell'ipotesi.
Seguirà il dibattito.
venerdì 10 novembre 2023 - Il distruttore di mondi. Meditazioni su scienza ed etica a partire dal film "Oppenheimer"
Cosa ci racconta la vicenda storica dell’uomo Oppenheimer e quale immagine vuole restituirci Nolan del proprio protagonista? Il percorso di un uomo e dei suoi conflitti si intreccia inevitabilmente, nella vita di Oppenheimer, con un mondo complesso, in cui la storia e la politica sovrastano l’individualità. L'intervento iniziale di Agnese Zocco sarà teso a rintracciare nella pellicola gli elementi che possano condurci agli interrogativi chiave che caratterizzano il rapporto tra scienza, etica, potere politico e storia. 
Seguirà il dibattito.
venerdì 17 novembre 2023
Opera d’arte, vita d’artista. Un’indagine sulla rappresentazione
Che cosa è arte? È possibile definire un fenomeno sfuggente e cangiante come questo? Chi è l'artista, ovvero quella figura evanescente, sospesa tra mitologia e banalizzazione? Vi è, poi, qualcosa dietro la maschera, oppure, per citare un celebre thriller degli anni Ottanta, "sotto il vestito niente"? Infine, la rappresentazione è tutta la realtà, oppure, al di qua e/o al di là di essa, permane un residuo riottoso a ogni pretesa di sussunzione e a ogni riduzionismo coscienziale? Una cosa, per il momento, è certa: il confronto/scontro tra ontologia e dialettica si rivela essere decisivo anche in merito alla spinosa questione dell'arte e della vita dell'artista. Gli interventi di Mauro Augias, Attilio Bruzzone e Andrea Guidi tenteranno di rispondere a questi quesiti, affrontando il problema della rappresentazione.
venerdì 1 dicembre 2023  RINVIATO CAUSA INFLUENZA
Dialettica e mito

In pagine tra le più celebri della filosofia novecentesca, Adorno ha visto nelle Sirene di Odisseo un simbolo catastrofico: l'anticipazione di ogni cedimento all'irrazionale. Il mito, tuttavia, non è un dogma, e la sua dialettica si lascia riscrivere. Qualche anno prima di Adorno, Bertolt Brecht insinuava che le Sirene, invece di cantare, avessero sbeffeggiato la vigliaccheria di Odisseo: l'eroe della razionalità occidentale diventava un codardo. Ernst Bloch aveva preferito tappare con la cera le orecchie del navigante, pagando con l'ottusità il superamento del mito. Ma chi può dire - chiedeva già Franz Kafka - che alla sordità di Odisseo le Sirene non avessero replicato tacendo, per mantenere intatta nei secoli la loro forza di seduzione? Cosa le Sirene in fondo cantassero resta però indeterminato; come indeterminata e provvisoria è ogni vittoria della ragione nella dialettica del mito. Intervento iniziale di Francesco Simoncini.  Seguirà il dibattito

venerdì 15 dicembre 2023     
Femminicidio o omicidio? Il patriarcato tra mito e realtà
Alla luce dei recenti fatti di cronaca nera - inquietanti e banali, tragici e squallidi a un tempo - si impone con la massima urgenza una seria riflessione sullo "stato dell'arte" della relazione tra i sessi. Relazione che sembra aver assunto la forma perversa di una guerra civile permanente anche in virtù dell'attuale clima generale di forte ideologizzazione politica e non. Ogni colpa dei crimini commessi va ascritta al cosiddetto «patriarcato»? Che cos'è propriamente il «patriarcato»? È legittimo l'uso negativo e indiscriminato di questo termine? I delinquenti che usano violenza (di qualsiasi tipo) sulle donne sono tutti «figli sani del patriarcato»? E ancora: la collettivizzazione, debita o indebita, della colpa non rischia di implicare una pericolosa deresponsabilizzazione individuale? Il presente simposio intende affrontare questa costellazione problematica tentando di infrangere il pernicioso schema della contrapposizione manichea e proponendosi altresì di smantellare il subdolo meccanismo dell'ideologia, consapevole e inconsapevole, ridotta a slogan. Interventi di Mauro Augias, Attilio Bruzzone, Andrea Guidi.
 venerdì 22 dicembre 2023     
Tu scendi dalle stelle. Sul Natale

Il Natale, una festa che molti "amano odiare". E tuttavia, dietro lo sfarfallio vuoto del consumismo e l'ipocrita invito ai buoni sentimenti e al perseguimento di una beota felicità, esiste ancora in esso un prezioso elemento simbolico da custodire, tanto più significativo oggi in cui ogni legame sociale viene potenzialmente minacciato. E perfino la figura di Babbo Natale, così ormai ossessivamente invasiva, potrà forse rivelarci un segreto sociale non banale, un segreto che forse ha a che fare addirittura con la condizione della nostra stessa anima. Interventi di Mauro Augias, Attilio Bruzzone, Andrea Guidi. Seguirà il dibattito.

Questa volta, al termine del Simposio, vi sarà un'apericena natalizia all'interno dello Zenzero, organizzata dai soci del Circolo. Si tratta di una bellissima occasione per stare tutti insieme e per esprimere compiutamente, con una festa collettiva, non solo lo spirito di questo Simposio, ma anche quello di tutta quanta la nostra attività. Il costo della partecipazione all'apericena è di 10 euro. Per facilitare la preparazione dell'evento, vi chiedo di comunicare la vostra adesione (come sempre, solo in caso affermativo) nel più breve tempo possibile.

venerdì 12 gennaio 2024        
Crisi dell’ideologia, ideologia della crisi

La società occidentale sembra ormai procedere sotto l'egida incontrastata del pensiero liberale, sempre più vicino al dominio liberista del tardo capitalismo. Sono davvero estinte le ideologie che vi si contrapponevano? E in quale senso si può parlare oggi di "ideologia"? Ha il termine lo stesso peso e gli stessi significati che aveva al tramonto della guerra fredda? O il pensiero e l'agire contemporanei sono ormai totalmente contraddistinti da una passiva e pervasiva ideologia della crisi?  Interventi iniziali di Mauro Augias, Attilio Bruzzone, Andrea Guidi. Seguirà il dibattito.

venerdì 19 gennaio 2024
Dialettica e mito
In pagine tra le più celebri della filosofia novecentesca, Adorno ha visto nelle Sirene di Odisseo un simbolo catastrofico: l'anticipazione di ogni cedimento all'irrazionale. Il mito, tuttavia, non è un dogma, e la sua dialettica si lascia riscrivere. Qualche anno prima di Adorno, Bertolt Brecht insinuava che le Sirene, invece di cantare, avessero sbeffeggiato la vigliaccheria di Odisseo: l'eroe della razionalità occidentale diventava un codardo. Ernst Bloch aveva preferito tappare con la cera le orecchie del navigante, pagando con l'ottusità il superamento del mito. Ma chi può dire - chiedeva già Franz Kafka - che alla sordità di Odisseo le Sirene non avessero replicato tacendo, per mantenere intatta nei secoli la loro forza di seduzione? Cosa le Sirene in fondo cantassero resta però indeterminato; come indeterminata e provvisoria è ogni vittoria della ragione nella dialettica del mito. Intervento iniziale di Francesco Simoncini.
venerdì 2 febbraio 2024 
Il simposio incantato. Thomas Mann e la tragedia del borghese
Secondo György Lukács, l'opera di Thomas Mann fu «l'ultima grande espressione del realismo critico borghese». Fatta eccezione per una breve parentesi tardo-giovanile al termine della Prima guerra mondiale (Considerazioni di un impolitico), Mann fu sempre un intellettuale anticonformista e allergico a qualsiasi contrapposizione di principio. Da ultimo bastione, qual era, del vecchio mondo borghese in disfacimento, egli difese l'estrema frontiera di un universo culturale assediato dalle più giovani e vitali ideologie del Novecento (comunismo e nazifascismo), nonché insidiato dalla irresistibile ascesa della truffaldina «cultura di massa» di matrice americana. Nondimeno, l'essere profondamente e onestamente borghese rappresentò, per lo scrittore tedesco, una vera e propria "tragedia schizofrenica". Il «simposio incantato» si prefigge l'obiettivo di delineare, sia pure parzialmente, il complesso e travagliato itinerario spirituale del grande "borghese" Thomas Mann.
venerdì 16 febbraio 2024
Fratelli d’Europa, l’Europa l’è mesta
Come si deve intendere la nostra identità di Europei? E ci sentiamo davvero tali? Il Cristianesimo, l'idea di nazione e una sontuosa tradizione giuridica sono stati per secoli i pilastri sui quali si sono formate e consolidate le grandi potenze europee del passato, sempre in conflitto tra loro. Dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi l'Europa, meta per la sua ricchezza di vistosi fenomeni migratori, ma non più sede dei centri di dominio politico ed economico, cerca di essere unita, ma ancora ai nostri giorni, nonostante l'istituzione dell'Unione Europea, questo tentativo sembra incerto, incompiuto, problematico. Cosa è realmente l'Europa oggi? E dove vuole arrivare? 
Intervento iniziale di Mauro Augias
venerdì 23 febbraio 2024  
Cultura e politica tra partecipazione e omologazione 
La storia dell’umanità è segnata da scontri e incontri tra culture differenti, ma in maniera evidente negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un’omologazione senza precedenti delle varie culture particolari, portando nei casi più comuni all’imposizione di modelli ideati a tavolino con l’unico fine di generare profitto. È proprio da questa incongruenza tra le varie realtà particolari e i modelli ideologici imposti dalla sete di capitale che sorge la domanda: è possibile salvare l’umanità da questa omologazione autodistruttiva e, se è possibile, che fare? Intervento iniziale di Mattia Paluello.
venerdì 8 marzo 2024 
Israele e Palestina. L'eterno ritorno dell'uguale
Una terra, due popoli. Quello che sta avendo luogo in Medio Oriente è un conflitto di cui tutti amano parlare, ma che in pochi realmente conoscono. Tra dibattiti televisivi e improvvisati geopolitici si assiste a grottesche lotte in cui si tenta di rispondere alla fatidica domanda: chi ha ragione? C'è chi parla di genocidi, di occupazione, di apartheid, ma è davvero così? Nell'intervento di Simone Levy si tenterà di rispondere a tutte le domande analizzando le ragioni e i torti dei ruoli in gioco, tenendo sempre in considerazione la complessità del contesto storico, passato e attuale.
Così invece presenta Mauro Augias il proprio intervento: Quasi ottanta anni di guerre e oltre settanta risoluzioni ONU violate in barba ad ogni cosiddetto diritto internazionale ci raccontano di un conflitto apparentemente irresolubile. L'attuale drammatica situazione è l'espressione in realtà di un più profondo conflitto, la cui posta in gioco è l'anima stessa di Israele. L'influenza crescente della fazione religiosa, anche per ragioni demografiche, sull'attuale governo, con il conseguente rafforzamento delle sue logiche fanatiche e teocratiche, insieme all'indebolimento speculare della parte laica del paese, rischiano di trascinare il Medio Oriente e potenzialmente il mondo intero nell'abisso. E con ciò la sfera religiosa, superficialmente rimossa dall'orizzonte secolare dall'ingenuo progressismo "illuminista", ritorna ancora una volta con violenza perentoria sulla scena, minacciando di travolgerne gli attori.
venerdì 15 marzo 2024
Il valore della morte. Medicina e psicologia al tramonto della vita
Sin dall’alba dei tempi, l’uomo ha sentito la necessità di confrontarsi con la propria finitezza: l’angoscia che scaturisce dal contatto con essa appare come un elemento astorico e intramontabile. Il problema del morire pone infatti l’umanità di fronte a numerosi interrogativi: qual è la natura della morte? È solo una Moira che recide il filo della vita? La sua concezione è rimasta immutata nel tempo? Altrettanto disparate sono state le risposte con cui gli uomini hanno tentato di risolvere l’enigma: dal mito alla religione, dalla scienza alla filosofia. Dopo un breve excursus sulle diverse concezioni della morte nel divenire storico, Giorgia Crovetti e Cristina Pavolini offriranno una personale risoluzione con i loro interventi, sempre orientati dalla costellazione del sapere filosofico, medico, psicologico e storico.
venerdì 5 aprile 2024         
La fiaba tra utopia e realismo
Che cos'è la fiaba? Qual è la sua natura? Ha uno scopo e un senso? È sessista e incentrata su un modello esclusivamente "patriarcale", come è stato sostenuto da più parti? L'universo fiabesco ci riguarda ancora al di là delle differenze di classe, genere, etnia e tempi storici? E, infine, che cosa può dire e dare la fiaba all'odierna umanità disincantata ma in balìa delle più svariate sirene della «ideologia inconsapevole», sempre pronta a riscrivere la storia a seconda dell'utilità e dei capricci del momento? Partendo dal recente intervento di Paola Cortellesi presso la Luiss di Roma, si tenterà di rispondere a questi interrogativi indagando il concetto di fiaba, troppo spesso relegata a genere infantile e, oggi, troppo spesso fatta oggetto di grottesche polemiche puramente ideologiche. Interventi di Patrizia Lodi e Attilio Bruzzone.
venerdì 12 aprile 2024       
Della stessa sostanza dei sogni: Shakespeare e la modernità
Chi fu William Shakespeare? Quali aspetti contraddistinguono la sua opera? Perché possiamo definirlo, a pieno titolo, espressione del pensiero moderno europeo?
Nel tentativo di risolvere questi interrogativi, intraprenderemo un viaggio nella lirica e nel teatro del poeta inglese, partendo quindi da passi scelti e provando a riconoscere, in questi luoghi della sua finzione letteraria, quei drammi e quelle contraddizioni che raccontano di ognuno di noi. Intervento di Daniel Gheorghe
venerdì 3 maggio 2024       
Senso e valore. Il presupposto taciuto dell’agire.
Ogni Agire, per quanto irriflesso, ha sempre alla propria base la categoria del "significato" o del "senso", e queste a loro volta rinviano al concetto di "Essere", o ad una sua qualche configurazione determinata. L'obiettivo essenziale della tesi è mostrare come l'essere, ben lungi dal ridursi a qualcosa di astrattamente universale e atemporale, come spesso accade nella riflessione ontologica più recente, finisca piuttosto per esprimersi sempre in qualcosa di concretamente significativo, inserito puntualmente in un ordine e in una trama gerarchica di significati, anche quando essi sono o sembrano del tutto negativi o appunto "privi di senso". Intervento di Mauro Augias
venerdì 24 maggio 2024      
Presentazione del libro di racconti "L'enigma del  congedo" di Mauro Augias
L'evento manterrà comunque la fisionomia del Simposio, sia per la valenza filosofica dei temi presenti nei racconti di Mauro Augias, sia anche per una possibile riflessione sul genere letterario del racconto.
I personaggi che animano i 18 racconti di Augias esprimono l'impossibilità di un'esistenza che sia conforme ad ogni persuasione profonda della coscienza. Quando la vita è colta nella sua piena verità, ecco che gli individui umani necessitano di risoluzioni sorprendenti, che recano la traccia di una volontà di congedo dall'insufficienza dell'esistenza. Un congedo aspro, amaro, radicato in un dolore ontologico, estenuante e irredimibile. Del resto, anche l'esistenza è un congedo, il congedo originario che da una realtà abissale e misteriosa ci fa nascere e ci induce a sviluppare un percorso nel tempo, un cammino nell'ordinamento storico. Ogni andare è già bruciato in partenza dall'esigenza di un ritorno. Ogni evento porta dunque con sé un'estraneità intrinseca, che scuote il cuore con una terribile violenza senza nome. Ogni protagonista arriva, in situazioni e modi diversi, allo stesso punto di acuta consapevolezza al quale giunge il soldato Diego, il quale, "in quelle tenebre aprì gli occhi più che poté, anche se ormai comprese che nessuna luce l'avrebbe mai più raggiunto". E così, infine, l'autore sembra dirci o suggerirci che un libro di racconti, che dunque contengono eventi, è per ciò stesso destinato a essere estraneo, aspro e in qualche modo violento. Ma quella scrittura, e lo stesso "dire" o "suggerire" che se ne ricavano, aprono l'orizzonte della contemplazione. Il doppio congedo della vita offre allora una catarsi. L'unica catarsi possibile, vale a dire il raggio di luce della bellezza.
Presentazione di Andrea Guidi.
venerdì 31 maggio 2024     
Causalità e libertà
Nell'intervento iniziale Andrea Guidi proporrà una rilettura fenomenologica della causalità. Il tentativo è quello di mostrare, in tale ambito tematico, ciò che davvero deve ritenersi innegabile e ciò che invece non può in alcun modo rivelarsi come tale. Verrà infine affrontato il significato della parola "libertà" in relazione al quadro concettuale esposto. Seguirà il dibattito.
venerdì 7 giugno 2024         
Teologia della guerra. La macchina del conflitto

In forte contrasto con l'attuale processo di secolarizzazione presente soprattutto nel paesi di cultura occidentale, l'irriducibile persistenza di conflitti di natura religiosa, come si desume anche dall'attualissimo conflitto israelo-palestinese e dai contrasti della stessa cultura occidentale con la religione islamica, ci costringe a riflettere sulle antiche origini storiche di tali problematiche. L'intento dell'intervento iniziale di Mauro Augias è quello di individuare nell'Antico Testamento e nella doppia categorizzazione di "Terra promessa" e "Popolo eletto" l'origine della prospettiva teologica della cosiddetta "Guerra santa", che dai fondamenti biblici si trasmette prima al cristianesimo e poi all'Islam, condizionando ancora pesantemente le dinamiche storiche attuali. Seguirà il dibattito.